Dopo Fast Architecture Ghigos ideas + LOGh tornano a progettare insieme agli studenti del corso di Architettura degli Interni del Politecnico di Milano un’architettura ecologica con “resto zero”.
La dismissione dei sacchetti di plastica diventa un’occasione per completare e dare vita ad un’architettura pubblica non finita nel comune di Ameno (Novara) durante la IV rassegna di architettura del paesaggio “studi aperti”. In un contesto storico, quello di Ameno, il comune mette a disposizione un edificio incompiuto, una costruzione spoglia che gli studenti dovranno “vestire”. Il progetto mira a dare una nuova funzione creando un abito per l’architettura, un vero e proprio vestito costituito da sacchetti di plastica. Con nelle orecchie il suono delle parole “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” verranno utilizzati gli shopper ormai banditi dalla vendita nei supermercati.
E’ un intervento che vuole essere una sensibilizzazione ecologica sul tema del riciclo e del riuso e, nello stesso tempo, un modo per dare identità ad un edificio privo di una funzione specifica e celebrare la fine di un’era. Riutilizzare un contenitore di servizio, come lo sono le buste di plastica, per non sprecare risorse e reinventare un oggetto conferendogli una nuova veste ed una nuova destinazione d’uso, esplorare nuove tecniche di costruzione con materiali inusuali ridefinendo un nuovo “alfabeto ecologico”.
Il progetto acquista così una duplice funzione, è un intervento educativo ed al contempo è un forte segno di comunicazione; è una bandiera che gioca sulle relazioni tra gli oggetti e le loro gerarchie.