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“There is not Innovation without Tradition, without past there is not future”.
Innovation and Tradition are not always antithetical terms; It is almost as if the first is based on the second and in that is validated.
The innovative features are told in a almost encyclopedic way and the “story of the great innovations” becomes the metaphor to tell Soges’s world. All communication tools are renewing, changing into a global and multidisciplinary vision; crossing the habit, they speak now a “universal language” and they become instruments for scattering a shared knowledge.  The graphic design is coordinated, the traditional ways of use become more attractive and representative of Soges: they tell fragments of a story mirrored in the past and targeted to the future; in order to build it on the basis of new instances introduced by the contemporaneity.



Nel ristorante Piccolo Lago la progettazione ha portato ad una riorganizzazione della cucina, sia in termini funzionali e distributivi che formali. Sessanta giorni, per connotare il ristorante con una nuova identità, dandogli una marcata riconoscibilità e rendendo lo spazio una declinazione della filosofia culinaria dello chef. Gli interni sono nati, così, come ideale espansione della cucina, intesa come incipit culturale e assunta come dimensione metaprogettuale; ne sono un riflesso immediato, poiché assolvono contemporaneamente ad esigenze funzionali, legate alla progettazione e all’ottimizzazione delle lavorazioni per le varie portate, e ad esigenze simboliche, rappresentative, emozionali: lo spazio racconta la tradizione del ristorante, si fa memoria del suo passato, evoca atmosfere antiche, suggerisce quelle radici familiari e territoriali a cui il cuoco si richiama direttamente. Il progetto è stato dunque incentrato su questi due temi principali, che dialogano insieme in un confronto serrato, arricchendosi vicendevolmente di nuovi contenuti.




“La salute ed il benessere mentale sono aspetti che riguardano tutte le persone e la comunità nel suo insieme. Sono aspetti fondamentali per la qualità della vita e della produttività degli individui, delle famiglie, delle comunità e delle nazioni, poichè consentono di dare significato alla vita e di essere cittadini attivi e creativi.” Così si legge nella dichiarazione sulla salute mentale per l’Europa svoltasi a Helsinki nel 2005.

A ottobre 2009, in occasione dell’anno della salute, il Comune di Milano con le associazioni no profit che si occupano di salute mentale, ha organizzato, in P.zza Duomo, un evento-mostra che ha voluto essere un punto di incontro e di formazione sull’argomento, un’opportunità per parlare della salute mentale e per sensibilizzare i cittadini.

Lo studio del logo è nata dalla volontà di sottolineare  l’incontro come strumento di esperienza e crescita per le persone, la valorizzazione di progetti ed attività che mirano a mettere “al centro ed in centro” il benessere mentale dell’uomo  lasciando da parte ogni tipo di discriminazione.

La mostra che non si è limitata ad un evento singolo ma, grazie ai pannelli di allestimento informativi, è diventata un progetto itinerante ed in continua evoluzione.




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