Satelliti

I semplici scarti del carotaggio diventano un sistema si candelabri di altezza e materiali diversi. I naturali resti delle lavorazioni lapidee offrono nuove opportunità funzionali, oltre che estetiche: semplicemente ri-assemblandoli e osservandoli con curiosità, senza preconcetti, si dona loro una nuova vita da spendere in un contesto differente.
In un’ottica di piena sostenibilità, infatti, un rifiuto ad oggi inutilizzato si presta facilmente per nuove reinterpretazioni che immaginiamo tutte legate alla sfera domestica. E’ così possibile ridonare dignità di prodotto finito ad un residuo di solito trascurato.
Letteralmente l’autoproduzione, intesa come produzione spontanea ed automatica, qui esprime la sua più intima natura: è la produzione tradizionale che, quasi senza filtro estetico o funzionale, “costruisce” i singoli pezzi di pietra da cui ripartire, ma è lo sguardo del designer che ne intuisce il “futuro” tratteggiando oggetti quotidiani, appoggiandosi alla maestria artigianale dell’azienda produttrice.


Dati

tipo: incarico diretto
luogo: Domodossola
committente: recycled stones
cronologia: 2014-2015


Credits

progetto: ghigos (Davide Crippa e Barbara Di Prete)


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