RovelloDue – Spazio, Tempo, Parola

RovelloDue – Piccolo Spazio Politecnico nasce dall’incontro tra Piccolo Teatro
di Milano-Teatro d’Europa e Politecnico di Milano, legati da una profonda sintonia
e da una lunga collaborazione.
Aperto tutti i giorni con ingresso libero, dotato di un accesso indipendente da via
Rovello, uno spazio multimediale per il teatro che ospita mostre temporanee
interattive.
Il primo ambiente accoglie il visitatore con una narrazione per testi, immagini
e video.
Dopo alcune notizie sull’edificio, si ripercorrono i momenti salienti dell’avventura
del Piccolo e del Politecnico, le due anime di RovelloDue Piccolo Spazio
Politecnico: dalla fondazione, passando per le personalità che hanno scritto la
storia delle due Istituzioni, sino ai grandi spettacoli e alle invenzioni, le due storie
corrono parallele. Nel 2002, con la messa in scena dello spettacolo Infinities alla
Bovisa, testo del matematico inglese John D. Barrow e regia di Luca Ronconi,
Piccolo e Politecnico si incontrano per iniziare un comune percorso di ricerca
infinita.
Oltrepassando una tenda “teatrale”, il visitatore si cala in una realtà immersiva,
destinata a ospitare esposizioni temporanee dal forte impatto multimediale.
La prima iniziativa – dal 20 febbraio al 17 marzo – è un affettuoso omaggio
a Luca Ronconi.
Non nego il sogno che inseguo da una vita: tra gli anfratti dello spazio, gli interstizi
del tempo, presentare uno spettacolo infinito. In queste parole del Maestro è il
senso del percorso: a partire dalle tre parole chiave Spazio, Tempo, Parola, è data
la possibilità di una esplorazione attiva del lavoro di Ronconi al Piccolo. I diversi
contributi multimediali – fotografie, frammenti di spettacoli, suoni, interviste –
avviati direttamente dal visitatore, ricreano suggestioni e atmosfere del percorso
creativo ronconiano. È un modo per rispettare il suo “sogno” di infiniti percorsi
che ciascuno spettatore ricompone nella propria memoria.
L’esperienza è arricchita anche da immagini di tutti gli spettacoli che dal 2000 al
2015 raccontano l’esperienza di Ronconi al Piccolo, mentre a fotografie in bianco
e nero è affidata la testimonianza del suo lavoro con gli allievi della Scuola
di Teatro oggi a lui dedicata.
Il teatro mi ha dato la possibilità di vivere, operare e soprattutto conoscere.
Nel teatro per come lo intendeva Luca Ronconi, ossia forma privilegiata di
esplorazione del reale, sta il senso dell’eccezionalità di Infinities, lo spettacolo che
Piccolo e Politecnico di Milano realizzarono insieme, dimostrando come “infinite”
siano le possibilità del rappresentabile.
Contributi video mostrano il Maestro alle prove, negli spazi della Bovisa,
circondato dagli attori, dagli studenti e dai ricercatori del Politecnico, che diceva
di aver scelto come note viventi a piè di pagina, perché in un discorso scientifico
non ci si può “calare”: o lo si conosce o non lo si conosce e con i quali condivise
un dettato che è alla base di qualunque ricerca, estetica quanto scscientifica:
il bello non è applicare un metodo, è sperimentare e scoprire.

 

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