RovelloDue – 1956/2016 Brecht. 60 anni di Teatro al Piccolo

Sessant’anni di Brecht al Piccolo sono raccontati attraverso sei parole
chiave – CONOSCENZA, UMANITÀ, GIUSTIZIA, GUERRA, LAVORO,
POTERE – emblematiche delle opere e della poetica dello scrittore
tedesco. Ogni parola è illustrata attraverso contributi audiovisivi e
fotografici tratti dagli spettacoli brechtiani prodotti dal Piccolo Teatro di
Milano nell’arco di tempo che va dal 1956 ai giorni nostri.
Dei 27 allestimenti di testi di Brecht, o tratti da Brecht, realizzati al Piccolo,
14 portano la firma di Giorgio Strehler, a partire dalla sua versione de
L’opera da tre soldi che debuttò in via Rovello il 10 febbraio del 1956, alla
presenza dello stesso autore.
Fu la scintilla che avrebbe innescato un racconto destinato non solo a non
interrompersi mai, ma a tornare, periodicamente, nella storia del Piccolo
Teatro, in un continuo gioco di sponda con la contemporaneità.
Da Vita di Galileo (1963) a L’anima buona di Sezuan (1981), da La storia
della bambola abbandonata (1976) all’esperienza del Festival Brecht
nell’autunno del 1995, Brecht è per Giorgio Strehler un riscontro continuo
e costante nel suo rapporto con la società.
Anche il Piccolo del terzo millennio non interrompe la relazione con il
drammaturgo di Augsburg: Robert Carsen con Madre Coraggio e i suoi
figli (2006) e Luca Ronconi con Santa Giovanna dei macelli (2012), unica
messinscena brechtiana della sua carriera, aggiungono ulteriori tasselli al
mosaico brechtiano. Brecht, in sessant’anni di storia, da autore
contemporaneo si è confermato un classico della letteratura occidentale.
Il rapporto tra Brecht e il Piccolo è strettamente legato agli accadimenti
che hanno segnato profondi cambiamenti nel mondo. Una cronologia
essenziale, realizzata con la competenza e la sensibilità del critico
Maurizio Porro – proiettata sulla parete a destra dell’ingresso nel locale
multimediale – rievoca il contesto in cui gli spettacoli sono stati concepiti.
In questa scansione temporale compaiono anche date e tappe essenziali
nella storia del Politecnico di Milano, partner del Piccolo nella creazione
del progetto, a testimoniare come la storia delle due Istituzioni da sempre
scorra in parallelo, in una stretta interconnessione con la società in cui
entrambe operano.

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