La casa come proiezione

La casaracconta chi siamo, come eravamo o potremmo essere: è un coacervo di oggetti a cui ci affezioniamo e che diventano parte della nostra storia, inconsapevoli attori di un romanzo in divenire. Perché un oggetto non è mai solo un mezzo, ma è simbolo e traccia di umori e amori diversi.

La casa animista è lo scrigno di questi oggetti-tesoro, è la proiezione mentale di una casa possibile, è un destino che ricorre e dà voce alle forme silenziose delle cose.

In un’installazione di luci e ombre lo sfondo è dato: è una grande “casa-armadio”, ma il contenuto della casa viene disegnato dai partecipanti, che vi proietteranno la silhouette di oggetti “in miniatura”… familiari, visionari, evocativi. Si tratta di stilizzare degli “oggetti in 5 cm” su piccoli vetrini e creare il cofanetto che li accoglie: uno scrigno-espositore da realizzare con fantasia, che protegga i segreti della propria casa immaginaria.


Dati

tipo: incarico diretto
committente: NABA (Nuova Accademia di Belle Arti di Milano)
cronologia: 13 - 19 aprile 2010


Credits

progetto: ghigos (Davide Crippa, Barbara Di Prete, Francesco Tosi)
con Giulia Bigaro, Lara Caffi, Gabriella Calogero, Mirco Facchinelli, Maria Marino, Silvia Vanelli

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