Il tempio della distruzione
Una “celebrazione” di incastri e rotture
Gli utensili da cucina che ci aiutano a rompere, tagliare, sminuzzare, tritare, snocciolare o macinare diventano improbabili “abitanti” di una piramide atzeca, riempiendo di vita e utilità un oggetto simbolico, un “contenitore di contenitori”, un monumento che si erge tra sacro e profano.
In sommità, una noce “sacrificale” celebra il momento della rottura elevandolo a gesto rituale.