Archivio Mobile
Il quartiere su cui abbiamo lavorato è una realtà vitale ma per questo anche molto complessa, che conta quattordicimila abitanti e centoquindici etnie.Il termine comunità, potrebbe essere fuorviante perché troppo spesso identifica gruppi etnici o religiosi; “l’archivio mobile” suggerisce invece nuove interpretazioni, proponendo un concetto più ampio e attuale di comunità: una comunità di sentimento, una comunità di passioni, di interessi e di desideri… una comunità che non è “data”, ma va scoperta, a poco a poco, mettendosi in gioco. Abbiamo così pensato di progettare un dispositivo che ci permettesse di conoscere il territorio dal suo interno, un archivio in grado di acquisire le informazioni direttamente, che possa aggirarsi tra le vie e i cortili di San Salvario raccogliendo le testimonianze e il vissuto delle persone in tutte le loro possibili forme (testi, racconti, ricette, favole, video, disegni, suoni…). Questo contemporaneo “raccoglitore urbano” dovrà, da una parte, farsi custode delle esperienze delle diverse e tradizionali comunità del quartiere e, dall’altra, divulgarne i preziosi segreti sussurrandoli allo spazio urbano, per creare nuove potenziali comunità trasversali.