Interno a Metà

Una piccola casa milanese per un giovane in carriera. Una ristrutturazione che doveva essere fatta di piccoli ma fondamentali accorgimenti; una ristrutturazione economica, ma non per questo povera di idee e intenti, funzionale ma anche ironica, fresca e spiritosa quanto calibrata.
Ecco dunque nasce un intervento minimale nel gesto, ma evidente nel risultato. Un intervento che ha sfruttato la peculiare composizione simmetrica della casa: un ideale asse che, passando per l’ingresso, taglia in due parti distinte l’abitazione. Due parti dall’anima profondamente diversa: da un lato la zona notte, più privata, conserva tutte le tracce della precedente abitazione, nell’altra, invece, si estende la zona giorno, aperta a nuove sperimentazioni. In questo secondo ambiente la linea di simmetria dà vita ad un nuovo cromatismo ambientale dove la memoria della casa diventa un pretesto per re-invertarla. Un nuovo spazio dove i vecchi libri si credono nuove mensole, e dei precedenti mobili della cucina non rimangono che delle orme, in un gioco di rimandi tra passato, presente e un “azzurro” futuro.

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